La ricerca si è svolta secondo una strategia che ha previsto i seguenti metodi di indagine:
-Ricognizione sistematica di superficie nell’area del Casale S. Pietro (CPS Intervento 1)
-Magnetometria nell’area di S. Pietro e in alcuni punti specifici del Monte Kassar (MK interventi 1-3,8)
-Studio del circuito murario (intervento 7)
-Saggi di scavo nell’area della Porta Est (MK intervento 5), nella parte alta del Monte (MK intervento 6) e nell’area del Casale S. Pietro (CSP intervento 4).
Le indagini condotte in questa prima campagna di scavo hanno confermato e in alcuni casi superato le aspettative di ricerca. Monte Kassar offre la possibilità di studiare un presidio bizantino, la sua fine e di verificare la sua eventuale rioccupazione in epoca islamica. San Pietro presenta una sequenza che copre l’intero arco cronologico di interesse della ricerca. La prosecuzioni dello scavo al Monte Kassar consentirà di avere una immagine approfondita di un presidio tardo-bizantino, nel momento della sua costruzione e della sua disfatta, e di verificare anche in altre zone l’eventuale frequentazione ed uso di questo sito dopo la conquista islamica. Al momento tuttavia un riuso islamico dell’area non sembrerebbe attestato. Per quanto riguarda invece il sito di San Pietro, le indagine avviate consentono di ipotizzare la presenza di una sequenza archeologica più significativa nei pressi dell’attuale strada Palermo-Agrigento, un percorso stradale fondamentale che probabilmente costituiva la ragion d’essere di questo insediamento. Ulteriori studi potranno sicuramente portare a risultati importanti ed ad una migliore definizione dell’epoca altomedievale nella Sicilia centrale, accostandosi al nostro obiettivo di osservare e comprendere un’epoca di cruciali cambiamenti culturali, sociali ed economici.